E’ di questi giorni la notizia dell’inaugurazione di “Ca’ Nostra 2”, nuova residenza destinata ad accogliere in coabitazione tre persone anziane in difficoltà parzialmente non autosufficienti e persone con leggeri deficit cognitivi. Il progetto, realizzato grazie alla partership di diversi attori locali, vede tra i protagonisti la cooperativa di abitanti “Uni.C.a.p.i.” di Modena, che ha messo a disposizione un alloggio, affiancando le istituzioni locali, terzo settore, famigliari, volontari e personale specializzato, tra cui il Comune di Modena, l’Associazione Servizi di Volontariato di Modena, l’Associazione “G.P. Vecchi – pro senectute et dementia”.
Il modello “Ca’ Nostra” è innovativo, poiché propone una nuova forma di welfare che coniuga la centralità della domiciliarità con la cura e il bisogno di socialità dell’ospite e dei familiari, e dove gli attori della società civile sono “protagonisti competenti” del processo di cohousing. Molta attenzione è riservata agli aspetti di assistenza, cura e tutela degli ospiti, ma viene dato ampio spazio alla vita di relazione degli anziani.
I familiari e i volontari, opportunamente formati ed organizzati sulla base di un regolamento ed un piano di lavoro interno, hanno un ruolo chiave nella gestione dell’abitazione: partecipano alle attività quotidiane, grazie all’apertura continua, la possibilità di fare visita e di vivere accanto agli ospiti senza orari rigidi, contribuendo attivamente con le loro competenze e disponibilità. Oltre ai familiari e ai volontari, è prevista la presenza di personale che, a turno nell’arco della giornata, garantisce un servizio di assistenza domiciliare continuativo. Inoltre, al bisogno potranno essere attivati operatori assistenziali e personale sanitario dell’AUSL (es. medico di medicina generale, infermieri, medici geriatri e psicologi).
Impatto sociale ed economico
La prima realizzazione del modello “Ca’ Nostra” risale al maggio 2016 e l’anno successivo è stata avviata una ricerca su impatto sociale ed analisi costi/benefici ad opera del Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Pregevoli i risultati raggiunti: risparmio di risorse pubbliche, poiché il modello si basa su un servizio a bassa soglia con costi contenuti, più economico rispetto alle strutture protette; a questo va ad aggiungersi la condivisione di personale medico fra gli ospiti. Non ultimo, l’immobile sfitto (del Comune di Modena) è stato valorizzato e ristrutturato con fondi privati e lavoro volontario. A tutto questo fa seguito il risparmio economico delle famiglie: sebbene il target sia rappresentato da famiglie con reddito medio, la soluzione “Ca’ Nostra” è comunque vantaggiosa rispetto ad altre forme di assistenza pubblica e privata: si parla infatti di circa 1600 € mensili per 5 ospiti, inclusi assistenti domiciliari, vitto, utenze; alcuni servizi (quali animazione, trasporti, stimolazione motoria, contratti) sono forniti gratuitamente dai partner o a prezzi calmierati. Questo tipo di residenze ha attivato anche alcune opportunità occupazionali: 3 badanti sono state assunte regolarmente dalla Comunità in coabitazione e 1 part-time.
La ricerca evidenzia inoltre anche ottimi risultati sociali: i monitoraggi sanitari del geriatra hanno rilevato miglioramenti comportamentali degli anziani, soprattutto nei casi provenienti dalle strutture protette. A questo va a sommarsi il benessere dei famigliari, che vedono alleggerito il proprio carico assistenziale, materiale e psicologico in qualità di caregiver.
In virtù dei risultati conseguiti, il Comune di Modena ha inserito il modello nelle politiche di housing sociale e terza età, con l’obiettivo di replicare l’esperienza in altri appartamenti. Inoltre, il progetto ha ricevuto manifestazioni di interesse per la sua trasferibilità sia a livello regionale che nazionale, grazie alle attività di promozione svolte.
Partership del progetto
Uni.c.a.p.i. Società cooperativa
Associazione Servizi di Volontariato di Modena
Associazione “G.P. Vecchi pro senectute et dementia”
Comune di Modena
AUSL di Modena
Auser – Autogestione servizi per la solidarietà
Anteas – Associazione Nazionale tutte le età attive per la solidarietà
ANCESCAO – Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti
Amazzonia Sviluppo
Forum Terzo Settore
Csi Volontariato
Fondazione Vita indipendente